Gradisca, situata sulla riva destra del fiume Isonzo, è una città fortificata fondata nel 1479 dalla Repubblica di Venezia per difendere il suo confine orientale dagli attacchi dei Turchi. Nel 1511 venne assediata e conquistata dagli Austriaci e, dal 1647 al 1717 fu capoluogo di una Contea Principesca governata dal casato stiriano dei principi Eggenberg. Fu un periodo di grande prosperità per la città, che non solo fu ricostruita nelle parti danneggiate dalla Guerra Gradiscana (1615-17), ma soprattutto sotto il governo di Francesco Ulderico della Torre (1660-1695) fu scelta come residenza da molte famiglie nobili e si arricchì di palazzi privati e di edifici pubblici come la Loggia dei mercanti e il Monte di Pietà. Con l’estinzione della linea maschile degli Eggenberg, avvenuta nel 1717 alla morte di Giovanni Cristiano II, la contea perdette la sua autonomia e nel 1754 fu unita alla contea di Gorizia.
La Porta Nuova, un tempo chiamata anche Porta Settentrionale perché rivolta a Nord-Ovest. Sopra l'arco si vede lo stemma degli Asburgo posto sulle mura dopo che l'esercito di Massimiliano d'Asburgo, nel 1511, strappò alla Repubblica di Venezia l'importante fortezza di Gradisca, costruita nel 1479 a difesa dalle incursioni ottomane.
Il parco dell'antica Spianata, ora Piazza Unità
La Casa del Provveditore Veneto (sec. XV)
Il Museo civico nel Polo Culturale di Casa Maccari (2019)
Le mura di Gradisca nelle vicinanze della Porta Nuova
Gradisca d'Isonzo, Il Duomo dei Santi Pietro e Paolo (sec. XVII-XVIII)
Gradisca d'Isonzo, Palazzo Torriani di notte